martes, 20 de septiembre de 2011

te(L)

Conosco un ragazzo. E' bello, intelligente, perspicace, dolce, sensibile. E' tutto, tutto quel che ho, o meglio vorrei avere. E' solo che ho paura, non so neanche io di cosa, ma ho paura. Questo mi blocca, non mi permette di lasciarmi andare, di abbandonarmi fra le sue braccia aspettando l'alba. Non è ancora mio, ma sia io che lui sappiamo in fondo di appartenerci, di esser l'uno il complemento dell'altra, di esser due pezzi di un puzzle che combaciano a perfezione. Non so se lo amo, non so se è solo una leggera infatuazione. So solo che mi sveglio la mattina pensandolo e mi addormento, la sera,con il suo volto impresso nella mente e inciso nel cuore.

lunes, 19 de septiembre de 2011

(L)

e sono quelle persone che con un sorriso riescono a farti tornare il sorriso,que...lle che con un abbraccio ti fanno sentire la loro presenza,quelle che mentre piangi invece di chiederti continuamente come stai restano accanto a te finchè non hai asciugato l'ultima lacrima.Queste sono le persone che non puoi permetterti di perdere
 

lunes, 12 de septiembre de 2011

sei tu, il regalo mio più grande, amica mia.


Chissene dei ragazzi sul serio,tu sei rimasta sempre.Quando loro se ne andavano sbattendomi la porta in faccia e lasciandomi tra le mani solo pezzi di cuore infranto,tu c'eri.
Eri li per cencellare dal mio viso rigato i resti del mascara violentemente pianto,per buttare giù con me l'acido delle lacrime, che arrivavano alla labbra bruciando come giocce di limone.
Per ricordarmi di essere forte, sempre e comunque.Sei stata li al telefono con me quando te lo chiedevo e mi hai abbracciata quando stavo ferma e zitta ,incapace di chiedere.
Sei rimasta,al contrario di molti. Hai saputo ridere sui miei difetti e mi hai insegnato a farlo io stessa.
Mi hai spronata quando ero così inutile da non riuscirmi a guardare allo specchio, sei stata il mio tesoro nascosto quando tutto ciò che pensavo di avere fosse un felpa larga e un cuscino su cui piangere.
Mi hai guardato ridere e hai saputo farlo con me,anche quando non c'era davvero nulla su cui ridere.
Mi ha strillato il tuo affetto quando ero così sorda da non sentire nemmeno le mie stesse pulsazioni;non ti sei mai arresa.



E hai creduto in me non solo quando gli altri non lo facevano, ma soprattutto quando io in prima persona non ne ero capace.Quando io stessa ti dimostravo di non essere nemmeno minimamente alla tua altezza, quando i miei errori si mostravano fatali,banali,umani e cretini;eri li e hai risposto con un dito medio ed un sorriso.